Bello da vedere, facile da pulire, sicuro, performante. Il fornello a induzione di vantaggi sembra averne molti, ma nasconde anche alcuni svantaggi. Pensiamo alla batteria di pentole, che deve avere delle caratteristiche precise, o al consumo: l’induzione garantisce un alto rendimento, ma richiede anche molta energia. Sei sicuro che faccia per te?
Guardiamo insieme come funziona e quali sono i suoi pro e i contro. E, prima di decidere, pensa alle tue abitudini e al numero di elettrodomestici che hai in casa.
La cucina a induzione sfrutta le correnti elettromagnetiche che vengono generate dalle bobine che sono poste sotto il piano. La corrente generata scalda la pentola. Il piano è in vetroceramica, un materiale a base di silicato di litio. È infrangibile e inattaccabile da sostanze corrosive. Inoltre, viene lavorato per non subire dilatazioni termiche, anche con alte temperature.
Vantaggi:
Senza dubbio il piano cottura induzione presenta diversi vantaggi anche se questi rientrano quasi tutti nella comodità di utilizzo e nelle prestazioni di questo strumento di cottura. I vantaggi più evidenti sono i seguenti:
Detto questo, il piano cottura ad induzione ha anche un altro vantaggio: dal punto di vista ambientale potrebbe avere zero impatto. Questo però è un aspetto che merita di essere approfondito meglio in seguito.
Svantaggi:
L’induzione ha anche qualche svantaggio che merita di essere preso in considerazione. I principali svantaggi di questa soluzione sono i seguenti:
Consumi e potenza
La potenza elettrica assorbita dalle bobine del piano a induzione è alta e richiede attenzione, soprattutto se – mentre cuciniamo – accendiamo più elettrodomestici in contemporanea.
Normalmente i nostri impianti hanno una potenza pari a 3,3 kW (3 kW + tolleranza del 10%) e, pertanto, diventa necessario aumentare la potenza contrattuale (per cui aumentano anche i costi fissi in bolletta) e passare a 6 kW.
Possiamo affermare che un appartamento molto “elettrificato”, con un piano cottura a induzione e il riscaldamento assicurato da una pompa di calore, necessiterà sicuramente di una potenza più alta (tra 4 e 6 kW). La scelta dipende dalle abitudini, dal numero di elettrodomestici che ci sono in casa e anche dal numero di persone.